«Nessuno di noi ha mai parlato con loro o a loro. Li abbiamo subito accettati come rappresentanti inevitabili del Male. E magari erano degli adolescenti e degli adolescenti che non sapevano nulla di nulla, e si sono gettati a capofitto nell’orrenda avventura per semplice disperazione».
Pier Paolo Pasolini
La cultura produce codici, i codici producono il comportamento e il comportamento è un linguaggio. Viviamo in una cultura del benessere fittizio, del consumismo più sfrenato, della performance e del no – limits, dell’edonismo irrefrenabile, della spettacolarizzazione dei mass –media, di relazioni usa e getta che devono soddisfare i bisogni istantanei.
Questo tipo di cultura non è narrato o descritto ma è rappresentato: è la potenza dell’immagine. Il nuovo comandamento è: “posso essere solo se appaio” (ecco perché i filmati su internet hanno questa potenza di attrazione). Questa nostra cultura della “felicità rappresentata e assicurata” in realtà è una cultura del disagio, una cultura schizofrenica che mentre dà le tecniche per essere sempre più felici e soddisfatti non fa altro che creare ulteriori bisogni e un’incolmabile insoddisfazione.
Continua a leggere »